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Rapporti con l'editore

La Rivista di Neurologia pubblica articoli originali, casi clinici, comunicazioni brevi, editoriali, note di attualità, segnalazioni di prospettive clinico-terapeutiche, rassegne e lettere nell’ambito della neurologia ed aree correlate.
 I lavori sono accolti a patto che siano inediti e che non saranno successivamente pubblicati altrove.
La responsabilità del contenuto scientifico è esclusivamente degli Autori.
La proprietà letteraria degli articoli viene ceduta alla Casa Editrice e ne è vietata la riproduzione, anche parziale in qualsiasi forma e con qualunque mezzo, da parte di terzi.

Conflitti di interesse, authorship, aspetti etici

In generale, la rivista fa riferimento al documento dell’International Committee of Medical Journal Editors (ICMJE). Si tratta di un position statement costantemente aggiornato.
 È richiesta una lettera che assicuri che lo scritto è inedito, che confermi la cessione alla casa editrice della proprietà letteraria dell’articolo, che dichiari l’inesistenza di conflitti di interesse e che suggerisca la sezione della Rivista cui l’autore vorrebbe destinare il lavoro. Nel caso di articoli firmati da più autori è richiesta una dichiarazione che renda noto il contributo individualmente prestato alla preparazione del contributo. Tutti gli autori devono aver contribuito all’ideazione del contenuto e all’ultima revisione.

Conflitti di interesse. Particolare attenzione va riservata alla dichiarazione circa la possibile esistenza di conflitti di interesse di tipo economico. Questi ultimi, infatti, se esplicitati non costituiscono motivo di penalizzazione nella valutazione del lavoro. Al contrario, la verifica da parte della redazione o dei revisori dell’esistenza di interessi potenzialmente in conflitto (partecipazione a simposi satellite o coinvolgimento in progetti di ricerca) non dichiarati da uno o più autori può rappresentare una ragione di rifiuto della proposta di pubblicazione.
 La direzione della rivista non considera tali possibili conflitti di interesse di tipo “culturale o intellettuale”. In altre parole, essersi espressi positivamente o negativamente in merito a classi di medicinali, a specifici approcci alla pratica clinica o a strategie di politica sanitaria non rappresenta un motivo di pregiudizio nella valutazione di un contenuto proposto.

Plagio. Può sembrare ovvio, ma si sottolinea l’importanza di non trarre contenuti da fonti che non siano citate nella bibliografia. Le case editrici sono oggi dotate di software o di tecniche di controllo che riescono a scoprire la quasi totalità dei tentativi di plagio già in fase di revisione editoriale dei contributi.

Peer review. Tutti gli articoli pervenuti sono sottoposti a una revisione critica per valutarne gli aspetti formali e di contenuto. Gli articoli possono essere accettati senza revisioni, accettati con revisioni di modesta entità, accettati solo dopo revisione “maggiore”, respinti.
 Per gli articoli commissionati – per esempio, Editoriali o Rassegne – la revisione si limita generalmente agli aspetti formali ed è svolta solo internamente alla redazione della rivista.

Authorship (paternità del contenuto). È importante che siano riportati come autore/autori solo coloro che hanno effettivamente contribuito alla preparazione del contenuto. Le condizioni per la firma di un lavoro sono quelle descritte nell’editoriale di Phil Fontanarosa et al. pubblicato su JAMA nel dicembre 2017: Fontanarosa P, Bauchner H, Flanagin A. Authorship and team science. JAMA 2017; 318(24): 2433-7.

Norme generali

I manoscritti dovranno essere indirizzati all'attenzione del dottor Giuseppe Micieli e sottoposti per email a: g.savini@pensiero.it.

  1. Gli articoli scientifici possono essere presentati sia in italiano che in inglese e dovranno essere composti secondo la seguente struttura: (1) titolo e autori nella prima pagina, (2) abstract e parole chiave in italiano e in inglese, (3) testo, (4) ringraziamenti, (5) bibliografia, (6) tabelle, (7) legende delle figure, (8) figure. 
  2. Qualora l'articolo venga pubblicato, gli autori dovranno trasferirne il copyright a Il Pensiero Scientifico Editore. Nessuna parte del materiale pubblicato potrà essere riprodotta altrove senza permesso scritto del Publisher.
  3. Il manoscritto deve essere redatto con un “editor” di testo e salvato in formato .doc o .rtf. Non è consentito l'utilizzo di formato .pdf.
  4. Allo scopo di mantenere un'adeguata uniformità di stile, l'Ufficio Editoriale può, se necessario, apportare variazioni linguistiche al manoscritto; queste saranno inviate agli autori per approvazione in fase di revisione delle bozze.
  5. Eventuali ringraziamenti e i conflitti di interesse saranno posti alla fine dell’articolo, prima della bibliografia.
  6. Dopo la bibliografia, in calce all’ultima pagina, indicare l’indirizzo, postale ed elettronico, dell’autore di riferimento per la corrispondenza.
  7. Il corsivo va riservato soltanto alle parole latine, non a quelle in lingua straniera. Il carattere grassetto va impiegato nel titolo dei paragrafi, mai nel testo. Il titolo di eventuali sottoparagrafi va in carattere chiaro (non in maiuscolo e non in grassetto). Non usare corsivo e grassetto nella lista bibliografica.
  8. Le abbreviazioni e gli acronimi debbono essere posti senza punti, tra parentesi, dopo la denominazione per intero.

Recapiti dell'Editore:
 Il Pensiero Scientifico Editore, via San Giovanni Valdarno, 8 - 00138, Roma
E-mail: g.savini@pensiero.it
 tel. 06.86282333

Funzione e struttura degli articoli

Gli articoli originali, contenuti entro 20.000 battute (spazi inclusi) con bibliografia e riassunti, debbono comprendere:

  1. Titolo: deve essere sufficientemente descrittivo e indicare il tipo di studio effettuato almeno nel sottotitolo;
  2. Introduzione e obiettivi dello studio (in paragrafo dedicato);
  3. Descrizione di materiale e metodiche;
  4. Risultati ottenuti;
  5. Commento o discussione analitica dei risultati;
  6. Conclusioni (direttamente supportate da risultati); è preferibile evitare espressioni scontate quali “sono necessari ulteriori studi”, indicando piuttosto specifici indirizzi o ricerche supplementari che andrebbero avviate per rispondere alle domande ancora inevase;
  7. Riassunti in italiano e in inglese (non meno di 1200 battute, spazi compresi, per ciascuno). Riassunto e summary devono essere strutturati secondo la sequenza IMRAD: Introduzione – Metodi – Risultati – Discussione); riassunto e summary devono sintetizzare il contenuto dell’articolo nella maniera più fedele possibile, senza nulla aggiungere e senza minimizzare eventuali limiti dello studio;
  1. Alla fine dell'abstract devono essere indicate da due a sei parole chiave, selezionate dall'elenco riportato da Medical Subject Headings, National Library of Medicine (www.nlm.nih.gov/mesh/meshhome.html).
  1. Bibliografia (massimo 20 voci);
  2. Cinque punti di “Take home message” che sintetizzino i messaggi principali sui quali dovrebbe focalizzarsi l’attenzione del lettore.

Casi clinici di particolare interesse dovranno essere descritti e commentati in un massimo di 15.000 battute inclusi la bibliografia e i riassunti. Tra i casi pervenuti saranno privilegiati quelli che descriveranno approcci innovativi – in termini di efficacia dell’intervento o di contenimento dei costi – relativamente a problemi clinici di frequente riscontro. Lo schema-tipo deve essere il seguente:

  1. Introduzione breve che definisca l'area di interesse del caso;
  2. Descrizione del caso con:
    1. Storia clinica;
    2. Segni e sintomi;
    3. Esami di laboratorio e strumentali;
    4. Risultati;
  3. Commento che ponga in evidenza gli elementi di peculiarità del caso;
  4. Riassunto in italiano e inglese (1200 battute circa); parole chiave in italiano e in inglese;
  5. Bibliografia (massimo 15 voci).

Negli articoli originali e in quelli di casistica è vivamente consigliato l’inserimento di almeno una tabella o di un grafico che sottolinei i risultati.

Le comunicazioni brevi si propongono come strumento per la rapida pubblicazione di studi originali; al massimo 5.000 battute (spazi inclusi), compreso brevissimo summary.
 Sono consentite 1 tabella, 1 figura e una bibliografia essenziale.

Gli editoriali mettono a fuoco lo stato attuale di un problema o forniscono un'opinione/punto di vista su un tema controverso.
Essi dovranno essere contenuti in 11.000/15.000 battute (spazi inclusi) con la bibliografia (massimo 20 voci) e i riassunti (1200 caratteri ciascuno, spazi compresi) solo in inglese. Note su argomenti di attualità potranno essere pubblicate nella sezione Osservatorio, in apertura di fascicolo. Estensione e riassunti come sopra.

Le rassegne saranno contenute in un massimo di 36.000 battute (spazi inclusi) con bibliografia e riassunti in italiano e in inglese (minimo 1200 caratteri ciascuno, spazi compresi), parole chiave in italiano e in inglese, e forniranno un quadro più ampio ed aggiornato possibile della letteratura. È gradito l’inserimento di figure e tabelle. Prevedere cinque punti di “Take home message” che sintetizzino i messaggi principali sui quali dovrebbe focalizzarsi l’attenzione del lettore.

Le lettere (2.000 battute, spazi inclusi) dovrebbero contenere preferibilmente interventi su argomenti trattati nei fascicoli recenti della rivista.

Tabelle e figure

  1. Ne è consigliato l’inserimento in ogni articolo originale e rassegna.
  2. Andranno citate in extenso nel testo e con numeri arabi (per esempio: tabella 1, figura 1). Ogni figura deve avere la didascalia; ogni tabella deve avere un titolo.
  3. Le illustrazioni dovranno essere di qualità tale da risultare riproducibili anche a stampa, in formato .ppt, .jpg, .tif o .bmp con risoluzione minima 400 dpi. In presenza di una insufficiente risoluzione o di una inadeguata qualità formale, la redazione provvederà a rieseguire la figura, laddove possibile.
  4. Tutte le abbreviazioni riportate nelle figure e/o tabelle devono essere identificate e spiegate in ordine alfabetico alla fine di ciascuna legenda. Anche i simboli usati (frecce, linee continue e tratteggiate, cerchietti, ecc.) devono essere spiegati.
  5. Quando necessario, citare la fonte. Per la riproduzione di figure e/o tabelle già pubblicate è necessario allegare il permesso da parte del Publisher.

Bibliografia

La lista delle voci bibliografiche va redatta in Vancouver Style: non in ordine alfabetico, bensì (numerata) nell’ordine con cui le singole voci vengono citate nel testo. I richiami, nell’articolo, vanno in numerazione araba, in esponente e senza parentesi.

Per le riviste: numero di riferimento, seguìto dal punto. Poi: Autori (cognome e iniziale del nome senza punto). Titolo articolo. Titolo rivista (non in corsivo e senza punteggiatura); anno, senza porre in mezzo la virgola. Poi un punto e virgola (;) volume, seguìto da due punti (:) e quindi dalle pagine di riferimento. Nel caso di più Autori, fino a sei vanno riportati tutti i cognomi e le iniziali del nome di ciascuno; dal settimo in poi vanno citati tre autori seguiti dalla dicitura “et al.”. Esempio:

Horn L, Mansfield AS, Szczęsna A, et al.; IMpower133 Study Group. First-line atezolizumab plus chemotherapy in extensive-stage small-cell lung cancer. N Engl J Med 2018; 379: 2220-9.

Per i libri: numero di riferimento, seguìto dal punto. Poi: Autori. Titolo. Città di edizione seguìta da due punti (:), editore, anno di edizione. Esempio:

Astrand PO, Rodahe K. Textbook of work physiology. New York: Mc-Graw-Hill, 1986.

Per le pagine web seguire questo esempio:

WHO.int [Internet]. Health Promotion. The 1st International Conference on Health Promotion, Ottawa, 1986. World Health Organization. Disponibile su: https://bit.ly/3KPiKzS [ultimo accesso 5 aprile 2023].

Per blog e post sul web seguire questo esempio:

O’Neill J. Tackling drug-resistant infections globally: final report and recommendations. Review on antimicrobial resistance, 2016. Disponibile su: https://bit.ly/3Img8ap [ultimo accesso 23 febbraio 2023].

Per quanto non specificato si faccia riferimento a questa guida.

Si notino alcune particolarità grafiche:

  1. iniziali dei nomi senza punto;
  2. abbreviazioni dei titoli delle riviste senza punteggiatura;
  3. nessun carattere corsivo, il che significa nessuna sottolineatura;
  4. nessun carattere grassetto;
  5. iniziale maiuscola solo per la prima parola del titolo dell'articolo (anche per i titoli in inglese).

N.B. Prima di inviare l’articolo si consiglia di effettuare un ultimo controllo per assicurarsi che i suggerimenti di cui sopra siano stati effettivamente rispettati.